Tra i piedi… una diversa soggettiva

Mettiamoci “nelle vesti” di una statua, sì proprio una statua, di marmo…

Una ragazza si siede “ai nostri piedi”, leggendo un libro. Noi siamo una statua secolare, che sta lì ferma, immobile da decenni, scolpita nel marmo che riproduce splendide e muscolari fattezze umane, ma noi umani non siamo. Siamo degli antichi atleti, degli antichi guerrieri, che dalla loro altezza e nobiltà statuaria, guardano fissamente uno spazio, un territorio, un panorama, un confine, come fossimo la sua sentinella.

Le uniche cose che cambiano, nel tempo, sono quelle che ci circondano, gestite e manutenute dagli esseri umani, gli stessi che si siedono o passano ai nostri piedi, enormi piedi di pietra.

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