Funerali Papa Bergoglio, Roma, reportage e street

In una Capitale blindata e strapiena di forze dell’ordine e protezione civile, grazie ad una efficiente organizzazione, centinaia di migliaia di persone, cittadini, turisti e pellegrini per il Giubileo, si sono radunati per le esequie di Papa Bergoglio, defunto il 21 aprile 2025.

Quale migliore occasione per un reportage e per la “fotografia di strada”, centrato sul corteo funebre papale e sull’immensa folla dei partecipanti.

Cliccare su questo link o sul menu del sito per visualizzare la serie completa di fotografie, di seguito una piccola selezione. Buona visione!

I tifosi del Rugby

Il gioco del Rugby è noto per essere seguito da una tifoseria molto sportiva, nel verso senso del termine, tranquilla, giocosa, allegra, desiderosa di divertirsi assistendo ad uno spettacolo di vero sport, con uno spirito di sana competizione, con desiderio di vincere, ma sportivamente, senza prevaricare, senza azioni sleali, senza gioco sporco, un tifo sano, pacifico.

I tifosi si mischiano insieme, condividono gli stessi spalti dello stadio, senza separazioni, senza forze di polizia in tenuta antisommossa a sorvegliare e a dividere. Nelle competizioni internazionali, come quella del “Torneo delle sei nazioni“, si possono assistere a spettacoli molto folkloristici, in cui i tifosi si addobbano con costumi tipici delle loro squadre e nazionalità (molto famosi in questo gli irlandesi e gli scozzesi), con copricapi, sciarpe, vestiti, bandiere, maschere, molto colorati e scenografici.

Adulti, ragazzi e bambini insieme, di diverse nazionalità, ma tutti uniti da un genuino spirito sportivo, che non conosce la violenza e l’insulto (a cui purtroppo ci ha invece amaramente abituato il gioco del calcio), ma solo con la voglia di divertirsi e di vincere con onestà e rispetto per l’avversario, sia in campo che fuori.

Il cosiddetto terzo tempo è una delle tradizioni più importanti del rugby. Inizia da quando l’arbitro fischia per concludere la partita. Da quel momento le due squadre non sono più rivali e vanno a festeggiare insieme. Forse rappresenta il vero spirito del rugby.

In queste fotografie, con un taglio molto street, alcuni momenti, situazioni e scene più significative, scenografiche e curiose della partita Italia-Scozia del torneo delle 6 nazioni 2024, allo stadio olimpico di Roma, che ha visto meritatamente vittoriosa e con un gran risultato la squadra italiana contro la fortissima squadra scozzese, una delle squadre storicamente più forti di questo torneo europeo.

Christmas lights in Rome

In giro per la Capitale, nel periodo pre-natalizio, fotografando gli addobbi luminosi che ornano le strade, i negozi, i ristoranti, le case della città eterna e, finalmente, luminosa…

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Luci e ombre a San Pietro

I chiaroscuri del Vaticano…

Street touristic moment from Vatican

Passeggiando per Piazza San Pietro e dintorni, durante l’affollato ponte di novembre

Brasil

Manifestazione davanti l’ambasciata del Brasile a Roma per le elezioni presidenziali brasiliane.

Covid-Phase2 / masquerade

Ebbene sì, la fase 2 è iniziata, almeno pare… Diciamo che è ancora, forse, la fase 1.1, un piccolo passo avanti, comunque abbiamo tutti riacquistato un po’ di libertà perduta, di possibilità (limitata) di spostamento e di vita sana all’aria aperta e non più solo al chiuso.

Le persone sono però ancora (giustamente) spaventate, caute, generalmente rispettose delle regole. Per le strade, nei parchi, sulle piste ciclabili, si incontrano spesso persone durante attività sportive e/o motorie, che indossano le mascherine di protezione, di vario tipo, che in termini di ossigenazione dell’organismo durante pratiche muscolari non sono proprio l’ideale diciamo, può essere che facciano più male che bene, non consentendo un’adeguata ossigenazione, un giusto respiro, piuttosto un ricircolo di anidride carbonica e una discreta coltura di batteri sulle pareti della maschera, ben inumidite, germi che rientrano in circolo.

Molti esperti si sono già espressi in merito, i dispositivi di protezione vanno usati con criterio, se occorrono e quando servono, altrimenti possono risultare anche pericolosi, dando una sensazione di falsa sicurezza. Una giusta distanza di sicurezza è la misura migliore, all’aperto.

Comunque è un comportamento comprensibile e, in ogni caso, fornisce stimoli particolari per una street sui generis, un fenomeno sociale che potremmo vedere solo in un periodo assurdo come questo e che, si spera, non debba essere mai più.

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Dalla finestra – Roma ai tempi del coronavirus covid19

Di questi tempi fare street per strada, all’aperto è piuttosto difficile, se non impossibile e comunque andrebbe contro le regole giuste e i divieti e le restrizioni alla libertà personale e di movimento a cui siamo purtroppo tutti soggetti, chi più e chi meno.

Quindi fotografiamo dalla finestra, dal balcone di casa, riprendendo scene di altre persone affacciate ai balconi, facendo varie attività o flash mob, oppure come sparuti fuggiaschi per strada, intenti ad attività necessarie e inevitabili, come far la spesa o portare a spasso il cane.

Che altro dire, ne usciremo, non so quando e non so come ma ne usciremo, si spera tornando in un mondo migliore, dove avremo capito cosa vale veramente nella vita e quanti sistemi di vita, di società, di economia, di salute, sbagliati e dannosi ci hanno e ci siamo creati intorno.

Buona vita e buona luce, anche se a casa o sul balcone, a tutti.

E buon street Natale

Terminiamo l’anno con una street di Natale, auguri a tutti e che il nuovo anno ci porti tanta buona luce, in tutti i sensi, ne abbiamo veramente bisogno!

Fenomeni sociali, le Sardine

Nel nostro presente, purtroppo, la politica reale, esercitata dai rappresentanti eletti dal popolo, risulta essere sempre più distante dalle esigenze dei cittadini, dai veri problemi sociali, dalla buona e disinteressata (se non per l’interesse comune) amministrazione della cosa pubblica; risulta ben lontana dall’essere condotta con una lungimiranza che traguardi obiettivi a medio o lungo termine.

La politica è ormai ridotta ad espressione tracotante di personaggi ambigui, senza particolari doti personali o talenti professionali, fatta di slogan urlati per impressionare il pubblico votante, cavalcando l’onda mediatica del momento, per puro interesse personale o, a volte, di partito. L’obiettivo del politico di oggi (non di tutti, ma di molti) è di “restare a galla”, durare il più possibile e, se va proprio bene, puntare a farsi rieleggere; far parte di una “cricca”, di una “casta”, per aumentare il proprio vantaggio. Alcide De Gasperi diceva, in tempi meno sospetti, che “Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.”

Ecco, in questa fase storica, sociale e politica in cui nessuno “statista” degno di tale appellativo guarda più alle prossime generazioni, bensì meramente alle prossime elezioni, dei movimenti sociali spontanei (o quasi?), aggregazioni di massa di semplici cittadini, arrabbiati e delusi da questo modo di fare politica, si generano, si muovono, crescono e, purtroppo spesso, decrescono e spariscono come fuochi di paglia, ma non tutti, non sempre, qualcosa a volte sopravvive o si trasforma in altro.

Per il momento l’occasione è ghiotta, come opportunità per documentare un movimento sociale, più o meno spontaneo, che forse sarà (o è tuttora) anche strumentalizzato dalla stessa politica cattiva che vuole combattere. In ogni caso documentiamo quello che è oggi denominato come il movimento delle Sardine, in quella che è stata la grande manifestazione di Roma. Anche questa è Street (ovunque ci sia strada, piazza, persone, in libero e spontaneo movimento, rientra nel genere).

Buona visione.